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Broni, stasera la discarica in consiglio

Ezio Maggi, capogruppo d’opposizione, anticipa che proporrà l’argomento fuori dall’Ordine del giorno

Il consiglio comunale di questa sera a Broni riporterà l’attenzione sulla questione della possibile discarica di amianto in città.
A prometterlo è il leader d’opposizione di “Broni per il futuro”, Ezio Maggi: «Noi siamo vigilando attentamente su questa infausta possibilità e stasera chiederò lumi al sindaco Paroni affinché chiarisca qual è la sua posizione».
Ma il gruppo di minoranza si sta anche attivando su altri fronti, come una raccolta di firme per indire un referendum consultivo popolare: «Poiché il nostro gruppo ha avuto oltre il 49% dei consensi degli elettori, mentre la maggioranza circa il 51%, è chiaro che praticamente noi rappresentiamo la metà dei votanti. Ci facciamo quindi portavoce del dissenso contro l’idea della discarica, anche se non intendiamo arrogarci il diritto di scegliere al posto dei cittadini. Per questo vogliamo un referendum consultivo, che permetta ai bronesi di dire la loro».
La raccolta firme prosegue bene e già le sottoscrizioni sono oltre 200; ne sarebbero necessarie almeno 750, ma i promotori, per dare maggior enfasi all’iniziativa, puntano a raccoglierne mille.
Intanto il sindaco Paroni frena: «Condivido la preoccupazione espressa recentemente dai dirigenti provinciali di Legambiente circa il clima di scontro che è stato montato in maniera irresponsabile da alcuni esponenti politici di Broni, fino a rasentare il reato di procurato allarme» ci dice.
«Sgombriamo il campo da dubbi e incertezze, la verità è solo una: ad oggi nel Piano Provinciale Rifiuti, predisposto dalla passata Giunta Provinciale, esiste una previsione generica di una discarica provinciale nel rispetto delle normative regionali, senza alcuna localizzazione; mentre da parte dei comuni del territorio attraverso la Bronistradella Spa si è provveduto alla realizzazione di uno studio tecnico sulla morfologia dei terreni di tutto l’Oltrepò, unicamente per avere dati utili a valutare eventuali progetti futuri.
Ricordo per l’ennesima volta a tutti i cittadini che la programmazione dei siti di smaltimento è di esclusiva competenza provinciale, mentre l’autorizzazione all’esercizio è di competenza regionale».
Quindi non c’è il concreto pericolo che si faccia la discarica? «Non esiste nessuna decisione in merito e non esistono neppure ipotesi di progetto di discarica a Broni, mentre sembrerebbero esistere per Cava Manara e Ferrera Erbognone ad iniziativa di privati» risponde Paroni.
«Chiunque dica il contrario per quanto riguarda Broni, senza portare prove concrete e documentali, è in malafede e se ne deve assumere tutte le responsabilità.
Il come, dove e quando smaltire l’amianto della nostra città, infatti, è ancora tutto da decidere. Lasciamo che gli enti preposti alle decisioni si esprimano e poi, nell’eventualità che il nostro territorio sia in qualche modo interessato, avvieremo un percorso di confronto per arrivare ad assumere posizioni largamente condivise nelle Istituzioni e tra i cittadini».
Rimane il fatto che la questione dello smaltimento dell’amianto è ancora aperta: lei cosa ne pensa? «L’unica cosa che posso dire ai Bronesi è che il problema ce lo abbiamo, dobbiamo e vogliamo risolverlo tutti insieme entro il 2016.
Da sempre sostengo che su questo tema non ci dobbiamo dividere, mentre oggi alcune forze politiche in modo irresponsabile continuano ad affermare falsità e a creare paure ingiustificate nella popolazione.
Non abbiamo tempo da perdere in processi alle intenzioni che non aiutano a risolvere la situazione, anzi, rischiano solo di procrastinarne nel tempo la soluzione, rispetto alla quale non bisogna solo dire dei no, ma avanzare proposte praticabili, come sottolineato da Legambiente».
Infine il sindaco si rivolge direttamente all’opposizione: «Invito nuovamente i consiglieri di ‘Broni per il futuro’ ad abbassare i toni, a rimboccarsi le maniche e a lavorare responsabilmente e costruttivamente insieme all’Amministrazione comunale per risolvere in maniera definitiva la questione amianto entro il 2016, come indicato dalla Regione Lombardia».

Alessio Alfretti

 


 

 

 



 

 

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