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Pavia 28/6/1994 N. 195308 - Reg. Naz. della Stampa numero 4747 Vol. 48 Foglio 369 del 20/10/1994
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Fli, Adenti confermato
coordinatore provinciale

Valditara lancia una raccolta firme per cancellare le Province e i piccoli comuni

Francesco Adenti sarà ancora il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia. Un ruolo che già ricopriva, ma per una nomina arrivata dall’alto. Da sabato quel ruolo gli è stato assegnato dagli iscritti che lo hanno scelto per acclamazione. Pavia è stata una delle prime province a dare il via alla fase congressuale di Fli, la prima in Lombardia come ha sottolineato il coordinatore regionale, il senatore Giuseppe Valditara. Il via ai lavori al collegio Santa Caterina lo ha dato l’onorevole Giorgio Conte, coordinatore veneto Fli: «Ero tra coloro che avevano osteggiato la norma che prevedeva l’organizzazione di congressi solo in quelle province che avrebbero superato il rapporto di uno a mille, tra iscritti e abitanti. Sono contento di aver sbagliato, visto che Futuro e Libertà ha iniziato una prima fase congressuale che toccherà già 35 province. Altri congressi è stato necessario spostarli in autunno con l’obiettivo di arrivare ai congressi regionali entro la fine dell’anno. Prima ci sarà l’incontro di Mirabello nei primi giorni di settembre e l’intervento in chiusura del presidente Gianfranco Fini, che costituirà una svolta politica per il paese e aprirà un autunno caldo. Come ho sottolineato, ho sbagliato di recente una previsione, ma ora mi sento di farne un’altra: già da ottobre non si parlerà più di una nuova manovra, ma parleremo di campagna elettorale».
Tra gli invitati presenti al congresso c’era anche il primo cittadino Alessandro Cattaneo: «Sono stato felice di rispondere all’invito di Fli, perché al Mezzabarba è un alleato leale e propositivo. Il momento congressuale è importante e questo lo dice uno che di congressi ne ha fatti pochi. E’ un luogo dove avvengono dibattiti forti, seguiti da un momento di sintesi da cui si esce con l’impegno di rispettare il mandato assunto. Dopo la prima repubblica in molti si sono convinti che si potesse fare a meno dei partiti, ora se ne sente la mancanza. Sono convinto anch’io che stiamo andando incontro a un profondo cambiamento nella vita politica del nostro Paese, anche se sulla tempistica non concordo con l’onorevole Conte. E sono però anche convinto che c’è ancora bisogno un centro destra moderato che punti al valore della persona».
«La politica deve tornare tra la gente - ha sottolineato Diego Di Pierro (Partito Liberale) - è i congressi sono uno strumento per dare libertà a tutti coloro che vogliono essere protagonisti della vita politica».
A rappresentare il centrosinistra c’era Alan Ferrari, segretarario provincialde Pd: «Vedo Fli in una situazione di grande travaglio, proprio come sta accadendo al mio partito. E il travaglio è una condizione anche positiva, perché è uno stimolo per reinventarsi. La provincia di Pavia è rimasta ferma per troppo tempo a causa di una cultura di non grande intraprendenza che si deve combattere. Credo che ora il primo obiettivo di tutti debba essere quello di trovare, in politica, un punto di equilibrio tra le “grandi famiglie”».
A portare una testimonianza di un primo “abbozzo” di terzo polo in provincia c’era Italo Richichi, segretario provinciale Udc: «Non dobbiamo perderci in analisi dispersive, che portano a diagnosi e mai a individuare la terapia».
Il senatore Giuseppe Valditara ha approfittato del congresso di Pavia per dare il via a due raccolte di firme per progetti di legge: «La prima dovrà portare alla soppressione delle Province e dei Comuni con meno di mille abitanti, la seconda punterà alla “certezza della pena”».
Forse ispirato dal trovarsi tra le mura di una delle città universitarie più storiche in Italia, ha sottolineato che… «non c’è futuro se non si investe nella ricerca e nelle università. Si deve tornare a investire nella formazione delle nuove generazioni».

Bruno Gandini

 


 

 

 



 

 

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